La fiaccolata per la conclusione del mese ha inizio al crepuscolo del 31 maggio davanti all’altare dell’Immacolata Concezione della chiesa di San Francesco. Accendendo le candele, uno all’altro, si illuminano i volti, gli sguardi, i sorrisi dei fedeli. La catena luminosa si avvia verso la chiesa di San Pietro per congiungere simbolicamente le due parrocchie. Davanti la croce, poi gli scout, poi i due ragazzi che reggono l’arazzo con Maria, seguono don Paolo, don Marco, i cantori e poi tutti noi a fare vibrare i cinque misteri della gloria con le nostre voci attraverso i vicoli e verso il Paradiso. Le diverse età, storie e provenienze diventano un coro di anime equivalenti. Nella fiaccola di ognuno c’è la fede, la speranza, c’è l’amore, la bellezza di essere nel corpo di Cristo risorto. Uno nell’altro, non di fianco. Insieme in cammino verso il regno. Insieme nell’unico Spirito sotto la protezione di Maria. Con l’ingresso nella chiesa di San Pietro spegniamo le candele. Don Paolo in un intenso commento sulla visitazione ci invita a metterci in viaggio verso la montagna per raggiungere in fretta la nostra città Giuda. Con l’affidamento a Maria si conclude la nostra fiaccolata e torniamo nelle nostre case diversi da come siamo usciti perché ogni pellegrinaggio verso la Gerusalemme celeste ci cambia, ci rende più consapevoli che siamo cittadini, anzi concittadini del cielo.