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Battesimi

La Celebrazione del Battesimo era, alle origini della cristianità, la più grande festa di una persona perché segnava l’inizio ufficiale del cammino di fede. Nell’attuale contesto di cristianesimo anonimo e di: “chiedo il Battesimo per il mio bambino per tradizione, male non fa”, è divenuta, in alcuni casi (non generalizziamo), soltanto un’occasione di ritrovo conviviale. Il cammino di fede non ha molta importanza, ma massima attenzione alla location (fiori, fotografo e cellulari, non può mancare il ristorante). Rimane pur sempre un’occasione importante d’incontro con il Signore e con la comunità che cerchiamo di valorizzare!

In alcune parrocchie, unità pastorali o diocesi si cerca di proporre un cammino organico di preparazione abbastanza impegnativo, in altre realtà ci si è arresi a tutto e a tutti e, affidando al Signore ogni cosa, pare “si metta in scena uno sciò” più che una celebrazione religiosa. Noi cerchiamo di non esagerare né da una parte, né dall’altra! Si propone un cammino comunitario, o un accompagnamento più personalizzato a seconda della disponibilità o, e non è un dramma, si lascia la libertà di andare altrove. La fede la si propone, non la si impone. Lavoriamo per celebrazioni che portino frutti, l’impegno è sempre premiato!

Desidero battezzare mio/a figlio/a: cosa e come devo fare?


Semplice! Se desidero intraprendere con mio/a figlio/a un cammino di fede mi presento in parrocchia e chiedo informazioni in segretaria o dal parroco. Nella nostra parrocchia un genitore deve a) incontrare il Parroco per chiedere il battesimo di proprio figlio (che non può essere negato) e b) compilare l’apposito modulo così da riceve tutte le informazioni necessarie. Don Paolo e una equipe infatti seguono l’aspetto spirituale mentre la segreteria collabora con gli aspetti organizzativi come la compilazione del registro e la raccolta dei dati.

Tempistiche


Come per tutte le cose, è importante partire per tempo: del resto so della nascita di un nuovo bambino circa nove mesi prima! Sono reperibili nelle bacheche, sulla porta degli uffici e nel sito gli orari di ricevimento del parroco e della segretaria così che ci si possa informare mesi prima (alcuni genitori passano anche prima della nascita del figlio).

Le date degli incontri di preparazione sono già fissate ma si trova sempre un accordo fra parrocchia e famiglia.

La comunità parrocchiale fa il possibile per “accontentare” le esigenze di tutti, ma è importante che tali richieste siano fatte in un clima di cammino cristiano e rispettino le esigenze di tutti. Pertanto anche se, di fatto, sarebbe sufficiente presentarsi solo un mese prima è più prudente ed evita un sacco di contrattempi informarsi e stabilire assieme una data anche due o tre mesi prima. In caso di problemi famigliari (come ad esempio la malattia improvvisa del bambino o di un parente) il battesimo si può tranquillamente spostare anche all’ultimo.

Luogo del Battesimo


In tutte le Chiese parrocchiali è presente il fonte battesimale. Questo è il luogo idoneo dove celerare il battesimo: il fonte battesimale della propria parrocchia.

Le nostre comunità dispongono di due chiese parrocchiali quella di San Francesco d’Assisi e quella di San Pietro Apostolo. 

Quando richiesto, per problemi famigliari, dopo la preparazione si concede il permesso perché la celebrazione avvenga nella “terra di origine” Non è un “sentimento” sbagliato tornare in Sicilia, Sardegna, Puglia, Piemonte, Veneto … per celebrare l’inizio di una nuova vita cristiana fra i parenti più stretti e nella comunità che ha visto crescere i genitori.

PREPARAZIONE


Contattare personalmente il parroco che fisserà, tenendo conto delle esigenze della famiglie, uno o due incontri di preparazione al sacramento.

Padrino / Madrina


Un cristiano adulto (che ha ricevuto la Cresima) e che vive in sintonia con il cammino cristiano può collaborare con i genitori nell’educazione cristiana di un bambino / giovane. Certo per essere padre / padrino e madre / madrina nella fede e nei sacramenti (il battesimo è un sacramento!!!) è necessario credere e sforzarsi di vivere i sacramenti che poi si vogliono condividere. Padrino / Madrina devono passare dal proprio parroco per “autocertificare” (dire) che sono idonei e disponibili al compito. Il sacerdote infatti non attesta l’“idoneità” di una persona, ma che, dopo alcune parole di presentazione, tale persona “si è detta idonea”. 

Se il padrino o la madrina sono della parrocchia possono passare dal parroco per presentarsi e compilare il modulo di idoneità.

Se il padrino o la madrina vengono da fuori parrocchia devono portare in segreteria almeno una settimana prima della celebrazione tale certificato (ogni parrocchia ha un suo “modulo” e purtroppo anche linguaggi diversi, portiamo pazienza).

Nella nostra diocesi è possibile affiancare e / o sostituire la figura del Padrino / Madrina con dei Testimoni. Si veda il decreto del Vescovo Erio presente in segreteria.

Come scegliere il padrino / madrina?

Il padrino e la madrina promettono a Dio, ai genitori, ed alla comunità che faranno il possibile per sostenere il cammino di crescita cristiana del battezzato! Questo è allora il criterio e la domanda da porsi: chi, fra tutti i miei conoscenti, dà maggiori garanzie per sostenere un cammino cristiano?

Chi può fare da padrino / madrina?

Ce lo dice il Codice di Diritto Canonico che riportiamo alla lettera:

Can. 873 – Si ammettano un solo padrino o una madrina soltanto, oppure un padrino e una madrina.
Can. 874 – Si. Per essere ammesso all’incarico di padrino, è necessario che:

  1. sia designato dallo stesso battezzando o dai suoi genitori o da chi ne fa le veci oppure, mancando questi, dal parroco o dal ministro e abbia l’attitudine e l’intenzione di esercitare questo incarico;
  2. abbia compiuto i sedici anni, a meno che dal Vescovo diocesano non sia stata stabilita un’altra età, oppure al parroco o al ministro non sembri opportuno, per giusta causa, ammettere l’eccezione;
  3. sia cattolico, abbia già ricevuto la confermazione, il santissimo sacramento dell’Eucaristia e conduca una vita conforme alla fede e all’incarico che assume;
  4. non sia irretito da alcuna pena canonica legittimamente inflitta o dichiarata;
  5. non sia il padre o la madre del battezzando. §2. Non venga ammesso un battezzato che appartenga ad una comunità ecclesiale non cattolica, se non insieme ad un padrino cattolico e soltanto come testimone del battesimo.

DATE POSSIBILI


Le date NON sono fissate, ma si stabiliscono, di volta in volta, ma per tempo, a seconda degli impegni parrocchiali e familiari.

Si sconsigliano fortemente celebrazioni battesimali in tempo di Quaresima;

si suggerisce la Notte di Pasqua o il Tempo di Pasqua.

ATTENZIONE


Si ricorda comunque che, ogni sacramento, deve essere celebrato in modo “comunitario” e non è solo una “cosa” personale!

Il battesimo, come ogni altro sacramento, può essere un’occasione di rilancio nella fede e di inserimento nella propria comunità: “approfittiamone” con disponibilità!

Frutti del Battesimo


Il frutto del Battesimo o grazia battesimale è una realtà ricca che comporta: la remissione del peccato originale e di tutti i peccati personali; la nascita alla vita nuova mediante la quale l’uomo diventa figlio adottivo del Padre, membro di Cristo, tempio dello Spirito Santo. Per ciò stesso il battezzato è incorporato alla Chiesa, corpo di Cristo, e reso partecipe del sacerdozio di Cristo.(CCC 1279).

Il Battesimo allora non è una “cosa” personale, ma ci rende membri di una famiglia. È vero, poi, che il battesimo si “riceve” una sola volta per sempre, ma lo si “vive” tutta la vita. Il problema quindi più grande non è “avere” il Battesimo ma, si passi il termine, “usarlo” vivendo di conseguenza! Vivo ogni giorno da battezzato? Se “ho” il Battesimo, ma non lo “vivo”, è come “avere” la macchina ma non “usarla”: è inutile! La macchina non si guida da sola, non va “a spasso” da sola!

ULTIMI suggerimenti


  • In parrocchia si sta formando un gruppo di giovani famiglie, informatevi sul loro cammino, potrebbe essere una splendida occasione!
  • In parrocchia ricordiamo in una giornata specifica il battesimo dei bambini: partecipa a questa festa almeno fino a che tuo figlio non inizia il catechismo.
  • La parrocchia è formata da tanti piccoli “mattoncini vivi” che hanno Cristo come pietra angolare! La tua famiglia è un mattoncino fondamentale: grazie per quanto potrai condividere con gli altri, grazie della tua presenza, grazie del tuo sostegno: assieme è più bello, assieme è più facile!
  • La Parrocchia non chiede soldi per i Sacramenti anche se un minimo costo lo hanno, ma sono gratuiti! È una buona prassi approfittare di queste occasioni per fare un’offerta alla Parrocchia che vive delle offerte delle famiglie.
  • Alla fine della celebrazione di ogni battesimo si firma il registro parrocchiale che viene poi conservato in archivio. Chi desidera il “certificato di battesimo” o un semplice “attestato” come ricordo può richiederlo in segreteria!

Grazie, assicuriamo la presenza di alcuni “angeli custodi” terreni (persone della parrocchia) che pregano per i vostri bambini e per la vostra intera famiglia!